Messaggi dei Dolenti:
da Eva Gasparini ad Emanuele Gammone
Grazie Emanuele.
E’ solo una parola semplice quella che per prima mi viene in mente, ma dentro ci sei tu, con tutto quello che sai dare.
Quando ci colpisce un lutto, annunciato o improvviso non importa, le vite di chi resta sono travolte.
Oltre a non trovare ragione, riposo, serenità, viene a mancare l’ordine delle cose, l’abituale lucidità a cui siè abituati per far fronte alle necessità o anche solo pe riprendere il filo dei ragionamenti.
Ma in questi momenti, se si ha il privilegio di incontrarti, molto cambia: sei capace di accompagnare per mano chi è frastornato, con la tua delicata e competente presenza, sai far sentire vicino un amico, uno di quelli veri, uno di quelli sinceri, uno di quelli insostituibili.
E allora grazie e ancora grazie di tutto Emanuele.
Grazie soprattutto per il privilegio di poterti annoverare tra le persone care e valide su cui poter contare.
Un abbraccio davvero grande
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Ciao Emanuele,
Premetto che sono una persona di poche parole come il mio caro papà.
Non sapendo come iniziare, ti dico Grazie per tutto quello che hai fatto in questo momento per me davvero difficile.
Sono sincero, ringraziarti solo per la tua professionalità, o per come hai saputo gestire e organizzare tutte le situazioni anche nei minimi particolari è davvero poco.
I miei familiari ed io nonostante il grande dolore, siamo rimasti colpiti dai tuoi modi gentili e educati, dalla tua presenza costante e dalla pazienza con cui hai saputo ascoltare, aspettare e consigliare, ma soprattutto dal tuo grande cuore che hai messo a disposizione per rendere questo momento meno doloroso.
Grazie
Famiglia Bella.
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Grazie
A info@ofredentore.it
ciao Emanuele, sono tornato a Berlino e tra le prime cose che ho fatto e sto facendo mi premeva scriverti, poiché tengo ad inoltrare il mio rinnovato ringraziamento a te, e a tutti i tuoi colleghi e dipendenti.
Come già emerso dalle nostre conversazioni, questa triste circostanza mi ha messo in condizioni di pensare, a momenti, alla densità e complessità del lavoro che voi ogni giorno portate avanti.
Accompagnare una famiglia nei primi passi di un lutto è un compito che richiede presenza e capacità di ascolto, professionalità e fermezza, sensibilità e delicatezza; e anche un sorriso, quando occorre.
Io questo non lo sapevo: l’ho capito nelle ultime due settimane.
Il tuo personale impegno, a partire dallo svolgimento delle pratiche burocratiche fino alla soluzione trovata in tempo zero per Gromo (che ti assicuro ha reso “felici”, per quanto possibile in questo momento, me e mia mamma), sommato alla gentilezza e delicatezza dei tuoi colleghi il giorno del funerale, hanno aggiunto un braccio cui appoggiarci durante quelle ore difficili.
Mio padre era una persona di poche parole, ma mi ha insegnato, osservandolo, due cose fondamentali: un profondo senso etico, ovvero il rispetto dell’altro e un comportamento che non cerchi mai di ingannare il prossimo, e una imprescindibile correttezza ed onestà. Credo quindi di poterti dire che a Giorgio saresti piaciuto parecchio.
Ti prego quindi di portare, uno ad uno, i miei personali ringraziamenti, di cuore. Per te e la tua famiglia personalmente spero tutto il meglio, in futuro.
E, se non ti spiace, passerò a bermi un caffè da Sgroi, quando sarò a Milano. Offro io, però, questa volta.
A presto, buon lavoro.
Cristiano Polato
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